Logo Chicago86

CUB - intensifichiamo la lottaCUB, Trento 15/7/68

E' già da qualche mese che gli operai della Michelin vedono dei loro compagni di lavoro insieme con un gruppo di studenti, che distribuiscono volantini, che discutono davanti ai cancelli, che attaccano scartabelli, che fanno riunioni nei bar, ecc. ecc. Questo accade quasi ogni giorno che piova o che ci sia il sole, alle 6 di mattina come alle 10 di sera. Queste cose non succedono solo alla Michelin, ma in molte altre fabbriche di Trento, Rovereto, e provincia succedono alla FIAT di Torino, alla Pirelli di Milano, insomma in quasi tutta Italia. La cosa strana è che questi gruppi di studenti e operai non si presentano come un sindacato o un partito ma si presentano e si firmano "CUB" cioé "COMITATO UNITARIO DI BASE".

CERCHIAMO DI CAPIRE PERCHE' FANNO QUESTO
E’ da molti anni che la classe operaia tenta di uscire dallo sfruttamento padronale con diverse lotte sindacali, ma purtroppo la condizione operaia non è cambiata di molto.

PERCHE' ?
Innanzitutto il padrone, dopo gli accordi, in breve tempo ci rimangia quel poco o tanto che eravamo riusciti a strappare con la lotta. Senza lotta avremmo ottenuto ancora meno, perché è sicuro e dimostrato che il padrone non regala mai niente. E se qualche volta il padrone ci fa credere che ci ha fatto un regalo, non l'ha fatto per farci contenti ma solo ed esclusivamente perché da quel piccolo regalo lui il padrone ne può trarre maggiori profitti. Da sempre abbiamo visto che il rapporto tra operai e padrone è di: UNO PER GLI OPERAI - UN MILIONE PER I PADRONI. La cosa più grave è che tutti noi operai siamo stati abituati fin da piccoli a NON pensare come risolvere i nostri problemi, per piccoli che essi siano. E se qualcuno di noi cerca di risolvere questi problemi lo fa in maniera individuale ed egoista. Che non basta.

NOI DELEGHIAMO SEMPRE A QUALCUNO!!! E QUESTO E’ SBAGLIATO !!!Facciamo un esempio: ogni 5 anni noi andiamo a votare convinti che, votando per un partito o per l’altro (non importa che questo sia di estrema destra, di centro o di estrema sinistra) siamo convinti che questi facciano i nostri interessi. Ma in realtà non è così. I partiti infatti li votiamo da decenni, ma purtroppo noi siamo ancora soltanto degli SFRUTTATI. Votando, noi non facciamo altro che eleggere e pagare delle persone che poi decidono per noi MA SENZA DI NOI per altri 5 anni. In questo modo ci freghiamo con le nostre mani. Perché QUESTO SIGNIFICA DELEGA.

In fabbrica succedono le stesse cose. Noi deleghiamo le organizzazioni SINDACALI, la Commissione Interna, i Delegati di Reparto ecc. sperando che costoro risolvano i nostri comuni problemi di fabbrica. Qualche volta questo succede, per quanto riguarda la parte normativa e salariale PERO’ LO SFRUTTAMENTO RIMANE. Questo ci serve per capire una cosa: NON DOBBIAMO ASPETTARE CHE SIANO GLI ALTRI A RISOLVERE I NOSTRI COMUNI PROBLEMI, MA DOBBIAMO ESSERE NOI STESSI A FARLO, TUTTI UNITI.

Delegati di Reparto, Commissione Interna, Sindacati sono una cosa buona che serve a difenderci da tutta una serie di soprusi padronali a condizione che ci sia un controllo operaio su tutto quello che fanno. Perché Delegati, Commissione Interna, Sindacati devono essere al servizio della classe operaia e non un altro padrone. Perciò un sindacato che funziona bene è una cosa buona e indispensabile, MA NON PUO’ BASTARE. INFATTI ANCHE DOPO IL MIGLIORE ACCORDO O CONTRATTO, LO SFRUTTAMENTO RIMANE. E lo sfruttamento non è solo in fabbrica, ma anche fuori, perché in fabbrica i veri produttori siamo noi operai, nei campi i veri produttori sono i contadini, e per quello che produciamo noi prendiamo 10, mentre i padroni poi la vendono a 500, guadagnando 490 nette senza fare il minimo sforzo.

Se noi operai ci limitiamo alla sola azione sindacale non usciremo mai dallo sfruttamento.

L’azione sindacale infatti è come se continuasse a tappare i buchi di una tubatura marcia, quando invece è la tubatura che va completamente cambiata e ne va messa un’altra nuova. Per questo gruppi di operai e studenti, alla Michelin come in centinaia di altre fabbriche incominciano a fare delle azioni, NON PER COMANDARE E DIRIGERE LA CLASSE OPERAIA, MA PER SVILUPPARE LA COSCIENZA DELLA BASE E CREARE UN’UNITA’ PRATICA al di là delle tessere.

Purtroppo c’è ancora molta confusione tra noi operai su cos’è il CUB.

Vediamo perché.

Il CUB rompe le scatole a molta gente, soprattutto ai padroni e ai suoi servi. Costoro sono molto interessati a mettere in giro delle dicerie che creano confusione, in modo che l’operaio non possa valutare in modo obiettivo.

Facciamo alcuni esempi di queste dicerie messe in giro contro il CUB.

Alcuni dicono: "IL CUB vuole distruggere il sindacato".

NON E’ VERO. Infatti il CUB ha fatto delle critiche al sindacato, NON per distruggerlo, ma per metterlo al servizio degli operai.

Una cosa è criticare, un’altra cosa del tutto diversa è distruggere.

Il CUB ha cercato di fare delle critiche costruttive: cioè di criticare il sindacato solo quando questo sbagliava a danno degli operai. Però ha lottato fianco a fianco del sindacato quando questo esprimeva in modo giusto le esigenze della base operaia.

AL CUB INTERESSA NON DISTRUGGERE IL SINDACATO MA COSTRUIRE L’UNITA’ OPERAIA PIU’ VASTA POSSIBILE, di tutte le tessere e dei senza tessere. Al CUB interessa che il sindacato ci sia e agisca, ma non di testa sua, bensì solo seguendo la volontà operaia delle assemblee.

Un’altra diceria è di alcuni che dicono: "Il CUB vuole creare un altro sindacato ed andare al posto della Commissione Interna".

E’ FALSO. Non risolveremo mai niente cambiando gli uomini. La questione è che gli uomini che ci sono e che sono stati eletti da tutti gli operai non devono prendere loro le decisioni di sua testa, ma devono fare solo quello che è deciso dall’assemblea operaia.

Quando a decidere siamo tutti, uno vale l’altro. Quindi non dobbiamo cambiare gli uomini, ma il metodo.

Un’altra diceria è: "Il CUB sono una serie di operai giovani, privi di esperienza che si fanno dirigere dagli studenti".

Vediamo il fatto degli operai giovani. Può darsi che si siano nel CUB più giovani che anziani, ma questo non vuol dire niente, perché gli operai giovani sono sfruttati come quegli anziani, e inoltre sono spesso più combattivi e più coscienti dei loro diritti. Inoltre la combattività dei giovani fa tesoro dell’esperienza di operai che da anni e anni sono sfruttati in fabbrica. Combattività + Esperienza.

Vediamo il fatto degli studenti. E’ falso che gli operai del CUB si fanno comandare dagli studenti. Nel CUB nessuno comanda o è comandato.

Gli studenti hanno molto da imparare dalle lotte operaie e dalla condizione di sfruttamento da chi lavora in fabbrica. Ma anche noi operai abbiamo molto da imparare dalle lotte degli studenti. Infatti in questa società quello che è saputo dall’operaio non è saputo dallo studente e quello che è saputo dallo studente non è saputo dall’operaio. E’ IL PADRONE CHE CI VUOLE DIVIDERE. NOI INVECE CREDIAMO CHE DUE E’ MEGLIO DI UNO, E CHE SIAMO PIU’ FORTI OPERAI E STUDENTI UNITI, invece che separati.

Gli studenti del CUB, che sono da mesi davanti ai cancelli, hanno perso molto dei loro privilegi e delle loro abitudini.

Non pretendono più di insegnare niente a nessuno, ma vogliono solo mettersi al servizio della lotta operaia, dell’unità operaia, per una società del potere operaio, con fabbriche senza sfruttamento e scuole utili a tutti e aperte per tutti, e non solo per i ricchi.

NESSUNO CHE VUOLE DIRIGERE GLI ALTRI FARA’ MAI PARTE DEL CUB!!!

Ci sono ancora molte altre dicerie sul CUB che però non ci interessa neppure discutere, perché è meglio GUARDARE I FATTI, E GIUDICARE SUI FATTI, PIUTTOSTO CHE SEGUIRE I PETTEGOLEZZI.

Il CUB si definisce in base a quello che fa, in modo che tutti gli operai possono giudicare.

IL CUB NON FA TESSERE, NON HA ISCRITTI, NON E’ UN’ORGANIZZAZIONE CHIUSA PER POCHI!

IL CUB E’ UNA LINEA DI AZIONE OPERAIA UNITARIA CHE CONSISTE NEL PENSARE COLLA PROPRIA TESTA TUTTI INSIEME PER AGIRE CONTRO I PADRONI.

IL CUB E’ UN MODO DI LOTTARE per la gente che vuole non solo strappare al padrone migliori condizioni, di vita e di lavoro, ma soprattutto ABOLIRE LO SFRUTTAMENTO nella fabbrica e nella società.

IL CUB SIAMO TUTTI NOI quando troviamo L’UNITA’ NELLA LOTTA, L’UNITA’ OPERAIA DI BASE al di là delle tessere e delle opinioni di partito.

CUB VUOL DIRE: DISCUTERE TUTTI ASSIEME DAVANTI LA FABBRICA E DENTRO LA FABBRICA, non solo negli uffici del sindacato e nei bar, ma invece dove ci siamo TUTTI, dove TUTTI possono decidere TUTTO.

IL CUB NON LO PAGA NE’ UN PARTITO NE’ UN SINDACATO NE’ NESSUN ALTRO. Infatti per tutti coloro che lottano contro lo sfruttamento la vita è difficile e i soldi sono pochi. Per questo il CUB si autofinanzia con collette fra operai, studenti e gente del quartiere.

E ALLORA CHE COS’E’ IL CUB? IL CUB sono tutti coloro che si impegnano in prima persona e tentano di risolvere i propri comuni problemi. Perciò NON si tratta di delegare o iscriversi o votare per il CUB: esso è nato proprio perché tutti possiamo capire che non si deve aspettare che altri risolvano i nostri problemi, MA DOBBIAMO FARLO TUTTI INSIEME E TUTTI UNITI.

www.nelvento.net