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Operai montedison occupano i binariComitato Operaio di Porto Marghera - Volantino 7/7/69

Sono ormai mesi che in tutta una serie di reparti (elencarli tutti sarebbe lungo) sono stati posti sul tappeto vari problemi urgenti. Quali sono questi problemi? In generale si tratta di:

  • 1) aumenti di salario, forti e uguali per tutti;
  • 2) qualifiche;
  • 3) nocività;
  • 4) orario.

Su questi punti alcuni reparti sono scesi in lotta, ottenendo dei risultati; in altri ci si organizza per la lotta; in tutti c'è un forte movimento e la volontà di arrivare ad uno scontro con il padrone.

Qual'è oggi la situazione? I problemi, nel complesso, sono ancora lì e diventano più acuti ogni giorno che passa. SONO GLI STESSI PROBLEMI DI TUTTA LA CLASSE OPERAIA. Il fatto è che con il salario attuale non si può tirare avanti; il fatto è che in tutta la classe operaia nessuno è più disposto a continuare con l'organizzazione attuale del lavoro. E infatti le lotte sono già in corso dappertutto, a cominciare dalla FIAT. Alla FIAT da più di un mese la lotta continua, decisa e gestita completamente dalle assemblee operaie. Dai reparti sta già passando all'esterno, impadronendosi della piazza: Malgrado i tentativi di soffocamento sindacale, malgrado la pesante cortina di silenzio con cui si è cercato di isolarla. Questa lotta è un fatto completamente nuovo e impone con urgenza a tutti gli operai italiani una indicazione di attacco! Da tutti i settori di avanguardia della classe operaia viene la stessa indicazione che circola anche nella nostra fabbrica: luglio è il momento buono, OGGI è IL MOMENTO BUONO PER PARTIRE CON LA LOTTA!

Compagni!

Che cosa aspettiamo dunque? I contratti, dice qualcuno. Ma che cosa sono i contratti? All'operaio non interessa nulla il "contratto" come tale, interessa la lotta su obiettivi giusti, interessano i risultati e subito (perchè se c'è qualcuno che può aspettare mesi e mesi, si vede che non vive con un salario operaio). L'unico modo di partire in modo giusto, anche per quel che riguarda i contratti, è che organizziamo noi la lotta e sui nostri obiettivi. Alla Montedison la forza operaia c'è. Essa può tornare a svolgere un ruolo di avanguardia non solo per le altre fabbriche di Porto Marghera ma per tutti gli operai italiani, in particolare per i chimici. Diversamente, compagni, dovremmo subire un ennesimo bidone sindacale anche sui contratti. Finora i sindacati o sono stati zitti o hanno fatto vaghe proposte (con la scusa della "democratica" consultazione) o hanno fatto proposte del tutto inaccettabili (come sa chiunque sia stato alle loro assemblee). Quando partire con la lotta e su quali obiettivi dobbiamo dunque deciderlo noi. Questo è possibile soltanto con l'assemblea decisionale di tutti gli operai. Perciò il Comitato operaio propone una prima

ASSEMBLEA

Lunedì 7 luglio, alle ore 17,30 per i giornalieri;
e alle ore 22.00 per i turnisti.
(davanti alla Petrolchimica)

Per gli altri turni verranno fatte altre convocazioni. Queste assemblee valgono anche per gli operai delle IMPRESE. Essi hanno problemi in larga misura comuni con il resto della fabbrica e, in ogni caso, la preparazione in comune e l'unificazione della lotta è la prima condizione materiale della sua riuscita.

Compagni, gli obiettivi indicati dal Comitato operaio sono noti attraverso i volantini e le riunioni di reparto:

  • 1) mille lire di più al giorno per tutti;
  • 2) l'aumento sia tale che comunque il salario minimo sia di 120.000 al mese;
  • 3) orario a 40 ore (36 per i turnisti);
  • 4) parificazione immediata per le ferie e trattamento malattia tra operai e impiegati.

Su gli obiettivi e su tutto deve valere la decisione dell'assemblea operaia!

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