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Ora canto per tutti i miei compagni
la canzone della tradita rivoluzione
per i miei compagni traditi canto
e canto per i miei compagni traditori
La gran canzone del tradimento canto
e la canzone più grande della rivoluzione
E la mia chitarra geme di vergogna
e la mia chitarra esulta di felicità
e le mie incredule labbra pregano ferventi
l'UOMO, il dio di tutta la mia fede

Canto per il mio compagno Dagobert Biermann
che esalò in fumo dai camini
che puzzolente risuscitò da Auschwitz
nei mutevoli cieli di questa terra
e la cui cenere è eternamente dispersa
su tutti i mari e fra tutti i popoli
e che ogni giorno viene di nuovo assassinato
e che ogni giorno risuscita nella lotta
e che è risuscitato con i suoi compagni
nel mio fumoso canto

E canto per Eldridge Cleaver
compagno nella giungla d'asfalto di San Francisco
com'egli spiega ai negri nero su bianco
che il nemico non è nero o bianco, ma
nero e bianco, questo vi canto
quando Eldridge sopra Washington il suo monumentale
culo negro stravacca sulla Casa Bianca
E come le BLACK PANTHERS fuggirono dalla pista,
dal circo borghese, panico tra il pubblico
canto i porci che di corsa abbandonano i palchi

E un commiato al compagno Dubcek
che immiserisce ora in terra turca
e che avrebbe dovuto piuttosto andare
per la tortuosa via sotto la mannaia
o per la via diritta sotto i carri armati
o avrebbe dovuto nuotare nel suo popolo
come il famoso pesce del compagno Mao
E perciò canto la salutare arroganza
dell'oppresso contro ogni reazione
e la controrivoluzione del 21 agosto

Io grido e grido la prosa del Vietnam
canto l'ipocrisia, l'esotica compassione
l'enfasi politica di pace e libertà
canto la barba rada di zio Ho
cui fu risparmiato di sopravvivere a questa guerra
che da gran tempo aveva vinto, questa guerra
che infuria ancora nella cella di Muhamed Ali
e che giornalmente viene derisa nel viavai delle offerte
nella solidarietà prescritta ufficialmente
nel commercio delle indulgenze con i peccati rivoluzionari

E canto ancor sempre il mio amore
alla mia vergine d'ogni notte
alla mia santa compagna
che in battaglia mi conduce e mi salva
nella superiore giustizia del suo sorriso
che dolcemente con un bacio cancellò
dalla fronte tutte le ferite che le procurai
Sì, canto la lotta di classe anche dei sessi
la liberazione dal patriarcale corpo a corpo
dalla servitù della gleba dei nostri corpi

E canto tutto il mio scompiglio
e la mia amarezza tra le battaglie
e non ti nascondo il mio silenzio
- per quanto tempo tacqui in verbose notti
la mia paura ebrea che sostengo
di avere - e che un giorno temo
mi possiederà, questa paura
E canto a squarciagola nell'oscura foresta umana
e batto il tempo con le mie ossa
sul tonante ventre della chitarra

Canto la pace in mezzo alla guerra
Ma canto anche la guerra in questa
trimaledetta assassina pace
che è una pace di cimiteri
che è una pace dietro i reticolati
che è una pace sotto il manganello
E perciò canto la guerra rivoluzionaria
per i miei compagni tre volte traditi
e anche per i miei compagni traditori:
In tenace umiltà io canto la  r i v o l t a

Wolf Birmann, da Per i miei compagni