Pochi soldi, assunzioni a chiamata e senza cooperative si dividono i lavoratori.
Tra 1 e 2 dicembre, sindacati e padroni della logistica hanno firmato un'ipotesi di contratto nazionale.
A giorni i dettagli dell'accordo. Ma le premesse non sono affatto positive!
La nota della Filt parla di aumenti di 108 euro lordi, un una tantum di 300 euro, nuovi inquadramenti per autisti, nuove regole per le assunzioni e nuove normative nei cambi appalto.
La riserva sull'accordo sarà sciolta a febbraio. La nota conclude che le cooperative non hanno firmato, ciononostante lo sciopero di 48 ore previsto per l'11 e 12 dicembre è stato revocato.
108 euro lordi riparametrati sono una miseria sia per i profitti fatti nel settore in questi anni, come una miseria sono i 300 euro (13 euro mese) di una tantum dopo due anni (13 euro mese) senza contratto.
Se le nuove regole sono le assunzioni a chiamata non è certo un passo in avanti anche se con clausola sociale e Jobs act anestetizzato restano contratti peggiori e poi le cooperative, non avendo firmato, continueranno a usare il sistema dell'appalto per ricattare i lavoratori. Dichiarare aver raggiunto un “moderno” orario di lavoro per fare esplodere la flessibilità al Sabato lavorativo o al non pagamento completo del giorno di malattia dopo il terzo evento non ci sembra molto moderno… anzi
Aver revocare lo sciopero è stato un regalo ai padroni che a dicembre fanno gran parte dei loro profitti. Ancora più grave l'avere diviso il fronte lasciando scoperte le cooperative.
Lo sciopero del 30 e 31 ottobre è stato un successo perchè i lavoratori hanno preso in mano la lotta, ma la trattativa è ripartita nello stesso modo con cui era stata gestita in questi due anni, senza coinvolgere i lavoratori.
I padroni possono anche illudersi che la partita è chiusa ma invece siamo solo a un nuovo capitolo del conflitto di classe.
Sindacatoaltracosa-OpposizioneCgil in FILT
[tratto da https://sindacatounaltracosa.org]