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I giudizi le proposte formulati nel Coordinamento regionale dell'Area del 24 Gennaio scorso, riassunti in un "Resoconto" e riespressi nel Coordinamento Nazionale del 26, hanno chiaramente come obiettivo le nostre posizioni e tutta la nostra attività di delegati e lavoratori Piaggio e Continental.

Ci sentiamo perciò costretti ad una risposta, che può anche essere l'occasione per chiarire, a tutti i militanti e i lavoratori che fanno riferimento all'Area, i punti in discussione e che cosa noi intendiamo per opposizione sindacale.

In quel Resoconto si legge tra l'altro che:

– "una volta eletti negli organismi dirigenti (della CGIL) da lavoratrici e lavoratori, occorre parteciparvi attivamente per mantenere un confronto critico con l'organizzazione e una dialettica con gli altri componenti". E' necessario "bloccare il modus operandi di farsi eleggere e poi non partecipare"," mettendolo ben in chiaro prima del Congresso"

– "laddove ci siano conflitti interni all'area, sia il livello superiore a farsi carico dell'organizzazione di momenti di discussione il cui obiettivo sia quello del chiarimento e di una possibile e necessaria risoluzione".

– il ruolo di Coordinatore Provinciale "potrà essere assunto soltanto da compagni che hanno mostrato partecipazione costante e attiva alla vita dell'area".

In sostanza, si sostiene, anche all'interno dell'Area, la necessità di una gerarchia che individui e reprima i comportamenti ritenuti da qualcuno non conformi alla sua concezione di opposizione sindacale, e se ne postula addirittura l'esistenza nell'Area.

La concezione di opposizione sindacale espressa in quel resoconto è poi molto chiara: la "vita" interna all'Area e alla CGIL, la partecipazione agli organismi dirigenti, la "dialettica" con la maggioranza, vengono prima di tutto.

Un'idea di vita sindacale e di gerarchia che riproduce quei caratteri della CGIL che la nostra Area contesta e cerca di contrastare con tutti i mezzi. Il sindacato che viene in questo modo riproposto non sarebbe "un'altra cosa", ma esattamente "la stessa cosa".

Tralasciando il fatto che sono più di vent'anni anni che la maggioranza della CGIL a tutti i livelli non perde occasione per mettere sotto processo la nostra indipendenza e la nostra intransigenza nel perseguire gli interessi dei lavoratori e rispondere solo a loro, e tralasciando il fatto che sono i lavoratori che ci danno forza e rappresentatività, e che sono gli iscritti FIOM che ci votano a costituire la maggioranza dell'Area in provincia di Pisa, ciò che emerge in questa discussione è una profonda differenza dal nostro modo di intendere lo scontro di classe e il possibile ruolo di un'opposizione sindacale.

Come abbiamo cercato di fare in questi anni, bisogna secondo noi anzitutto lavorare per costituire e rafforzare nelle fabbriche gruppi di operai e delegati, in grado di contrastare l'attacco padronale anche scontrandosi con le proprie stesse strutture sindacali, stabilire rapporti diretti con i militanti di altri posti di lavoro, promuovere luoghi fisici di incontro e di discussione su punti rivendicativi e su possibili iniziative comuni, come è stato con le Assemblee dei Metalmeccanici nell'ultimo anno.

Rapporti e attività che richiedono innanzitutto il riconoscimento e la valorizzazione dell'autonomia dei militanti e delle lotte nei posti di lavoro e che sono, per esperienza, incompatibili con qualsiasi concezione gerarchica e qualsiasi strategia verticistica nel sindacato. Tanto più in una situazione in cui la definizione delle iniziative e delle strategie più efficaci resta ancora un obiettivo e un problema aperto nella discussione nell'Area.

Siamo coscienti che all'interno dell'Area sono presenti posizioni e prospettive diverse dalla nostra, che rispettiamo, come allo stesso modo esigiamo il rispetto del nostro lavoro. L'unica cosa che non possiamo tollerare sono le calunnie che ci sono state rivolte in diverse occasioni e che sono chiaramente incompatibili con qualsiasi rapporto personale o sindacale.

Lavoratori, delegati, membri direttivo Fiom della Piaggio e Continental

[tratto da https://sindacatounaltracosa.org]