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Un referendum fra i lavoratori UPS-USA (la società più sindacalizzata fra le imprese private) deciderà sulla ripresa del conflitto di classe negli Stati Uniti, già in atto... In tanti in questi mesi hanno cercato di bagnare le polveri: i media nel dare poche informazioni in merito a questa importante vertenza in un settore strategico, quello della logistica e del trasporto merci dove UPS controlla oltre la metà del mercato nazionale USA (giro d'affari pari al 6% del Pil nazionale), la multinazionale con le sue comunicazioni rassicuranti di "tenere" alle politiche sociali per i suoi 260.000 dipendenti, al potente sindacato dei Teamsters la cui guida (da tempo di "destra" legata al figlio di Hoffa) che sta cercando in tutti i modi di smorzare i toni e far digerire un accordo scandaloso per i nostri parametri: Mantenimento della paga oraria differenziata fra part time e full time, aumento degli appalti, aumento dell'orario di lavoro fino a 70 ore alla settimana, possibilità di essere licenziati con grande facilità, difficoltà di fare vertenze sindacali ... insomma un arretramento che i lavoratori chiamati al referendum dovranno decidere se accettare oppure no. Noi stiamo con quelli che in questi mesi hanno fatto una campagna ininterrotta per i diritti dei lavoratori, vincendo il primo referendum del 5 giugno, ed oggi si stanno impegnando per il NO alla consultazione ... Vogliamo dare il nostro contributo perchè se una loro vittoria potrà essere di stimolo per noi UPS Mondo e lavoratori in generale, una loro sconfitta sarà certamente anche una nostra, nell'immediato futuro...

Volantino sciopero UPS-USA

[tratto da www.facebook.com/Trasporti-in-lotta-914350492015846]