PROCLAMAZIONE UNANIME DELLA RSU FIM FIOM UILM ELECTROLUX SUSEGANA DEL 16 MARZO 2020 - SCIOPERO A OLTRANZA.
Nell'incontro tenutosi oggi tra direzione e RSU, l'Azienda ha comunicato che da martedì introduce l'orario a 6 ore con 2 ore di cassa integrazione, fino a venerdì 20, per tutti gli operai - con orario 7-13 e 13-19 (salvo poche deroghe) - il servizio mensa rimane chiuso, per limitare i luoghi di contagio.
Electrolux con ciò ritiene di aver applicato correttamente il protocollo confederale, con tutte le misure di sicurezza già adottate. La RSU ritiene che la sanificazione non sia comunque adeguata alle dimensioni del capannone.
In tutti i casi la RSU ha ribadito la disponibilità di trovare una intesa con la direzione per chiudere ogni attività fino a fine emergenza COVID 19.
Come sindacato riteniamo prioritario salvaguardare salute e vita dei lavoratori dal contagio in quanto le fabbriche sono uno dei principali luoghi di propagazione del contagio, stante la diffusa interazione che centinaia di persone hanno nell'ambiente di lavoro.
Questo al di là e al di sopra delle possibili precauzioni adottabili che non offrono nessuna particolare garanzia.
L'indisponibilità della Direzione a trattare tale tema, per decisioni assunte dalla casa madre a Stoccolma, contraria alla momentanea chiusura e stante la profonda preoccupazione degli operai, dettata dalla pandemia, che non si ferma ai cancelli delle fabbriche, la RSU Fim Fiom Uilm dell'Electrolux di Susegana all'unanimità dichiara lo sciopero per tutte le ore di lavoro fino a venerdì 20 marzo (6 o 8 ore a secondo delle disposizioni aziendali). Lo sciopero permette a tutti i lavoratori di lottare per essere considerati esseri umani e non carne da macello e decidere per l'auto tutela, con ogni forma possibile e disponibile, oltre a lottare per spingere le autorità a intervenire per estendere a tutte le attività non indispensabile la chiusura delle stesse fino a fine emergenza.
E' incomprensibile come si chieda alle persone, agli operai di non muoversi di casa e poi obbligarli ad andare al lavoro per attività non indispensabile.
Piaggio, continua lo sciopero
I PROVVEDIMENTI PRESI DALLA PIAGGIO A TUTELA DELLA SALUTE NON SONO ASSOLUTAMENTE SUFFICIENTI.
SE E' VERO CHE SI INTERVIENE SUI CONCENTRAMENTI NEGLI SPOGLIATOI E NELLA MENSA, VIENE LASCIATA DEL TUTTO IDENTICA LA SITUAZIONE IN CATENA, DOVE CON IL NORMALE NUMERO DI LAVORATORI NON PUO' ESSERE GARANTITA LA DISTANZA MINIMA DI SICUREZZA RICHIESTA DALLA COMUNITA' SCIENTIFICA E DA TUTTE LE ALTRE MISURE QUOTIDIANE PREVISTE DAL GOVERNO.
È CHIARO A TUTTI CHE INVECE LA DISCUSSIONE VA FATTA SU INTERVENTI CHE PREVEDANO UNA FORTE DIMUNIZIONE DEL NUMERO DEI LAVORATORI PRESENTI IN FABBRICA NELLO STESSO MOMENTO.
NON RIUSCIAMO A CAPIRE NE' L'OSTINAZIONE DELLA PIAGGIO AD ANTEPORRE I PROPRI GUADAGNI ALLA SALUTE DELL'INTERA COMUNITA' TERRITORIALE, NE' LA DISPONIBILITA' DEGLI ALTRI DELEGATI A QUESTO CHE RITENIAMO ESSERE UN FOLLE DISEGNO.
NOI NON CI STIAMO.
LO SCIOPERO PERTANTO PROSEGUE ANCHE PER DOMANI MATREDI' 17 MARZO PER TUTTE LE 8 ORE DI LAVORO DI TUTTI I TURNI (6 ore o 4 per chi ha orario ridotto da cigo).
RSU FIOM Piaggio