A settembre ci sarà un confronto pubblico, in una tre giorni di incontri e workshop, rivolto innanzitutto alle lavoratrici ed ai lavoratori flessibili, precari, esternalizzati, disoccupati, cassintegrati, autonomi e a tutti quei soggetti colpiti dalla crisi che insieme alle reti sociali, alle forme di autoconvocazione e autorganizzazione dei lavoratori, alle componenti sindacali di base e conflittuali, agli studenti ed ai movimenti ragioneranno su come trasformare gli scioperi generali in veri scioperi sociali che blocchino produzione, circolazione e distribuzione. Ossia che facciano male alle controparti padronali ed estendano lo sciopero classico nei settori dove questo non è "previsto" o di difficile attuazione per gli effetti della ricattabilità e delle controriforme del mercato del lavoro.
STRIKE MEETING || 12-13-14 settembre 2014, Roma
È tempo di sciopero sociale contro austerity e precarietà!
3 giorni di condivisione, workshop e assemblee per immaginare e costruire in comune uno sciopero sociale transnazionale dentro l'Europa.
metti mi piace sulla pagine fb per partecipare e rimanere aggiornato:
https://www.facebook.com/pages/Strike-Meeting/501097433359830?fref=ts
guarda programma, logistica e modalità di partecipazione sul sito:
http://www.autistici.org/strikemeeting/
E' tempo di "sciopero sociale".
Uno sciopero da intendere, non come evento isolato e di testimonianza, ma come esito di un processo sociale realmente inclusivo ed espansivo, pubblico, che sappia connettere le resistenze e ricomporre l’universo frammentato della precarietà sociale, lavorativa ed abitativa.
Uno sciopero generale del sindacalismo di base e conflittuale, che sappia unire il lavoro dipendente, sempre meno garantito, in costante precarizzazione a causa di crisi industriali, delocalizzazioni e licenziamenti. Per agevolare il percorso di costruzione e la riuscita in termini di diffusione reale dello sciopero sociale, pur preservando le mobilitazioni e le lotte di comparto e/o settore produttivo, lavoriamo comunemente con tutte le organizzazioni sindacali di base e conflittuali per la convergenza in un'indizione comune e generalizzata di sciopero.
Uno sciopero precario di tutti i soggetti che non possono scioperare perché vivono sotto il ricatto permanente del rinnovo contrattuale, del lavoro nero, oppure perché svolgono un finto lavoro indipendente ed autonomo: dalle partite ive agli intermittenti, dai lavoratori a progetto a chi vive tra lavoro e non lavoro.
Uno sciopero metropolitano e meticcio di chi si batte per il diritto alla città e per un nuovo welfare attraverso pratiche di mutualismo e riappropriazione abitativa, sociale e culturale.
Uno sciopero in rete, un Net Strike contro la precarietà con le armi dell’informatica. Uno degli ambiti dove sono in atto selvaggi processi di precarizzazione è quello relativo al lavoro digitale, comunicazione, Information Technologies. Il modello Google e Facebook rappresenta un dispositivo di cattura, valorizzazione, manipolazione e sfruttamento della vita e della cooperazione sociale. Ma è anche un settore economico cruciale per il livello di precarizzazione prodotta che impone, a lavoratori spesso desindacalizzati, rapporti di lavoro sempre più individuali. Pensiamo al quasi mezzo milione di "proletari digitali" che lavorano come web editor, web design, programmatori, nel montaggio audio e video, nei social media o nell’editoria digitale.
Vogliamo costruire uno sciopero politico contro le politiche di austerity. Uno sciopero contro il ricatto della precarietà, i salari da fame e la disoccupazione di massa, per il welfare, il diritto alla città, i beni comuni.
Vogliamo costruire uno sciopero sociale con una proiezione transnazionale che inneschi, nel semestre di presidenza italiana Ue, una mobilitazione europea contro la precarizzazione delle nostre vite. Perché il nostro sia un semestre di lotta e di conflitto occorre rilanciare le mobilitazioni italiane ed europee già in campo. Pensiamo alla settimana di mobilitazioni di metà ottobre promossa dai movimenti europei per il diritto all'abitare e alla giornata del 14 novembre indetta dall'assemblea nazionale in Val Susa e rilanciata recentemente da diverse reti studentesche riunite al "Riot Village in Salento". Siamo milioni in tutta Europa e sentiamo l’urgenza di aprire percorsi di lotta generalizzati contro l'austerity, riconquistare salario e reddito nel lavoro e oltre, costruire nuove forme di sindacalizzazione di massa.
Vogliamo inventare e praticare insieme una nuova forma di sciopero che sappia, di nuovo, "far male ai padroni", alla rendita ed alla speculazione finanziaria.
Una coalizione sociale che segni un’inversione di tendenza alla frammentazione e opponga alla precarizzazione permanente, alle forme di sotto-salario e di lavoro semigratuito, alla disoccupazione di massa,– istituzionalizzate dalle misure del governo Renzi e dai diktat della BCE – una piattaforma di lotta articolata e ricompositiva. Per immaginare in comune tutto questo ci vedremo a Roma allo Strike Meeting il 12-13-14 settembre.
#strikemeeting
#stopjobsact
#renzistaisereno
#scioperogenerale
#scioperosociale






