La guerra civile è nella natura del capitalismo visto che le due classi principali della società, la borghesia e il proletariato, vivono un rapporto di sfruttamento dell'una sull'altra. E' un fenomeno, quello della polarizzazione di classe, che si diffonde in tutto il mondo e da qualche anno sta scuotendo il continente africano tra manifestazioni, scioperi e rivolte.
Sull'onda di imponenti manifestazioni, che hanno portato in piazza ad Algeri un milione di persone l'8 marzo, e di scioperi generali che hanno bloccato università, uffici, fabbriche e porti, la settimana scorsa il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika si è dimesso. Il suo successore, Abdelkader Bensalah, sta subendo lo stesso trattamento dato che le proteste continuano. I manifestanti chiedono un vero cambiamento e questo, secondo loro, passa per la completa sostituzione della vecchia classe dirigente legata a Bouteflika.
8 Giugno 2011
Sono scoppiati dopo che gli agenti hanno disperso un sit-in di protesta contro la disoccupazione
Per tutta la notte e le prime ore della mattina, Ourgala è stata teatro di violentissimi scontri tra alcune centinaia di giovani, molti dei quali disoccupati, e unità anti-sommossa della polizia. Gli incidenti, riferisce il sito del quotidiano el Watan, sono cominciati verso la mezzanotte, provocati dall'azione degli agenti che hanno disperso un presidio di una ventina di giovani che, da giorni, protestavano davanti alla sede della locale municipalità chiedendo un posto di lavoro. A scendere in piazza, accanto ai disoccupati, sono stati altri giovani, tutti provenienti da un vicino quartiere, che hanno prima bloccato la strada, dando fuoco a pneumatici, poi hanno cominciato una sassaiola contro gli agenti. Gli scontri si sono protratti sino al mattino. I giovani hanno anche attaccato un posto di polizia, danneggiandolo gravemente. Al momento non si ha notizia di eventuali feriti.
[tratto da http://it.peacereporter.net]
6 gennaio 2011
Il Maghreb è in rivolta contro i governi. Dopo le manifestazioni in Tunisia dei giovani disoccupati, esplode la rabbia anche ad Algeri per il costo della vita insopportabile per gran parte della popolazione e la crisi degli alloggi.
Il governo algerino diffonde messaggi rassicuranti e annuncia sviluppo economico e persino la costruzione tra una dozzina di anni di una centrale atomica. Ma nella capitale Algeri ieri sera sono esplosi nuovi scontri tra giovani e polizia dopo le proteste contro l'impennata dei prezzi dei principali beni di consumo insopportabile per la maggioranza della popolazione. Già negli anni Ottanta l'Algeria fu teatro di manifestazioni di massa contro il carovita che vennero represse nel sangue dal regime.