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Giovedì 4 ottobre è stata una giornata di sciopero globale per i lavoratori dei fast food - e non solo -, a cui hanno aderito le organizzazioni sindacali di diversi paesi. Le mobilitazioni hanno coinvolto in particolare Stati Uniti e Gran Bretagna, al suono dello slogan "The workers united will never be defeated!". Messaggi di solidarietà sono arrivati da Giappone, Belgio, Germania, Francia, Italia, Filippine, Nuova Zelanda, Colombia e Cile.

Negli States la lotta per ottenere 15 dollari l'ora (#FightFor15) e la libertà di coalizione (#UnionsForAll) continua ormai da anni e ha prodotto un movimento globale contro i bassi salari (#FastFoodGlobal).

Già a settembre i lavoratori di McDonald's di 10 città americane hanno incrociato le braccia per attirare l'attenzione sulle molestie sessuali subite dalle operaie nella catena di ristorazione. La settima scorsa si sono mobilitati i fast food workers di Milwaukee, Detroit, Flint e San Jose, in California; e a Chicago, il 4 ottobre, oltre 50 manifestanti sono stati arrestati dopo aver organizzato un picchetto fuori dal quartier generale di McDonald's.

Nella stessa giornata in UK i lavoratori di McDonald's e gli addetti al settore della vendita al dettaglio e dell'ospitalità di JD Wetherspoon, hanno marciato insieme ai lavoratori di Uber Eats, TGI Fridays e Deliveroo in uno sciopero coordinato per ottenere una paga di 10 sterline l'ora, la fine dei contratti precari e il diritto alla rappresentanza sindacale. Le proteste si sono svolte in varie città tra cui Brighton, Bristol, Cardiff, Glasgow, Newcastle, Plymouth e Southampton, con una manifestazione a Londra; e mentre i lavoratori del McDonald's di Brixton gridavano: "If we don't get it, shut it down!", i rider organizzati nei sindacati di base IWGB e IWW Couriers Network occupavano il quartier generale di Uber nella capitale, azienda già colpita a settembre da una serie di scioperi cittadini (#UberEatsStrike). I rider di UberEats vogliono essere pagati 5 sterline a consegna e 1 sterlina per ogni miglio percorso per portare il cibo a domicilio.

"Il fatto che i corrieri di UberEats abbiano deciso di scioperare lo stesso giorno nostro dimostra che i bassi salari sono un problema che riguarda le persone di tutto il settore", ha detto un portavoce della Bakers, Food and Allied Workers Union (BFAWU).

Anche i sindacati inglesi sono in crisi, hanno perso molti iscritti e faticano a tesserare i giovani lavoratori: il tentativo di unire più settori del precariato in un fronte unico di lotta, sperimentando nuove forme di organizzazione (a rete e in rete), è una sfida fondamentale per il sindacato del XXI° secolo, pena la sua scomparsa.