Argentina paralizzata. Bus, treni, metro, navi e aerei fermi, banche chiuse, grandi multinazionali bloccate, distribuzione delle merci interrotta.
Lo sciopero è cominciato alle cinque di mattina con il blocco della autostrada Panamericana all'altezza della Lear Corporation. Migliaia i lavoratori che nel giorno del #Paro31M hanno incrociato le braccia per protestare contro le tasse sui salari, l'inflazione, i licenziamenti, e per ottenere l'aumento della paga minima.
La mobilitazione, organizzata dalla Cgt, la potente centrale sindacale peronista che, dopo anni di sostegno al governo Kirchner, nel 2012 è passata all'opposizione, ha registrato un'imponente partecipazione, anche da parte dei lavoratori aderenti alle sigle sindacali che non avevano promosso l'iniziativa. Hanno scioperato i dipendenti delle grandi fabbriche (Kraft, Fate, Pepsico, Stani, Lear, Worldcolor, Procter & Gamble, Donnelley, Ford, Toyota, Metalsa, Gestamp) ma anche di aziende più piccole, del pubblico impiego, dei trasporti e gli insegnanti. Alla protesta si sono uniti gli studenti dell'Università di Buenos Aires.