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Saranno almeno 150 le città interessate dallo sciopero dei Fast Food il prossimo 4 dicembre. I lavoratori rivendicano un salario minimo di 15 dollari l'ora e il diritto ad organizzarsi sindacalmente. La data della manifestazione è stata votata all'unanimità durante una "conference call" il 25 novembre scorso, a pochi giorni di distanza dal secondo anniversario della prima azione di lotta.

Il 29 novembre 2012 duecento lavoratori di diversi ristoranti di New York parteciparono allo sciopero della categoria. Da allora il movimento ha continuato a crescere, trovando l'appoggio del sindacato dei servizi SEIU e coinvolgendo migliaia di lavoratori negli Stati Uniti.

Ma non solo: la protesta del 15 maggio 2014 ha visto manifestazioni di solidarietà e azioni di lotta in 30 nazioni (#FastFoodGlobal), tra cui l'Italia dove sono stati organizzati sit-in davanti ad alcuni ristoranti. Anche la Filcams Cgil ha tentato di agganciarsi alla vertenza globale.

Il movimento dei lavoratori della ristorazione per un salario minimo (#FightFor15) è andato oltre la categoria di appartenenza e ha contaminato altri settori: assistenza sanitaria, aeroporti, hotel e vendita al dettaglio. Nello sciopero del Black Friday, gli operai di Walmart hanno rivendicato con manifestazioni e picchetti in tutti gli Stati Uniti i 15 dollari l'ora (#WalmartStrikers).