Circondati da un massiccio dispiegamento di poliziotti in assetto da guerra, giovedì 7 novembre 54 lavoratori della Walmart sono stati arrestati nel centro di Los Angeles, mentre, seduti in strada, cercavano di bloccare il traffico per protestare contro quello che chiamano il rivenditore dei "salari da fame".
Lo sciopero e il blocco della circolazione sono le ultime di una serie di azioni (picchetti, cortei, volantinaggi, proteste dentro e fuori dai negozi), svoltasi in tutto il paese e coordinata da OUR Walmart, a danno di diversi punti vendita del colosso statunitense.
I lavoratori sostengono che almeno 825.000 operai che lavorano per Walmart - su 1,3 milioni totali - sono pagati meno di 25.000 dollari l'anno. Accusano la più grande azienda della distribuzione - che lo scorso anno ha registrato utili per 17 miliardi di dollari - di tenere i propri dipendenti in povertà e di "eliminare" chi cerca di organizzarsi, perpetuando abusi, vessazioni e licenziamenti.
Come per gli scioperi dei Fast Food Workers, quanto accade alla Walmart è indice di una situazione generale molto tesa sul territorio americano, dove i precari cercano di organizzarsi dando vita a strutture di mutuo soccorso e formando delle community collegate attraverso la Rete.
Lo sciopero di giovedì scorso segue la giornata di mobilitazione del 18 ottobre quando a Hialeah, in Florida, altri dipendenti della Walmart sono scesi in sciopero contro le condizioni di lavoro schiavistiche e le paghe basse. Il più grande sciopero finora messo in piedi, sempre col sostegno di OUR Walmart, si è registrato nel novembre dell’anno scorso durante il "Black Friday", quando, secondo gli organizzatori, sono stati un migliaio i centri commerciali coinvolti, 46 gli Stati e 100 le città toccate dalle agitazioni. Lo sciopero è durato più di una settimana e ha portato delegazioni di lavoratori in giro per gli Usa a disturbare i convegni degli azionisti della Walmart.
Prossimo appuntamento di lotta il 29 novembre, il "Black Friday", inizio della stagione dello shopping natalizio.
Maggiori info:
http://forrespect.org/
http://www.youtube.com/user/OURWalmart
http://makingchangeatwalmart.org/
http://fightfor15.org/en/