Sale il bilancio della mattanza che la polizia sudafricana ha compiuto ieri contro i minatori in sciopero a Marikana: secondo il sindacato dei minatori (Num) sarebbero almeno 36 le vittime tra i lavoratori. Ieri la polizia ha aperto il fuoco su migliaia di lavoratori che da quasi una settimana erano accampati nei pressi della miniera di platino di Lonmin a Marikana, 100 chilometri da Johannesburg. Le autorità di polizia avevano riferito che le vittime erano comunque più di trenta. Il ministro di Polizia ha condannato l'aggressione dei poliziotti.
La miniera Marikana della Lonmin, terzo produttore mondiale di platino, minaccia il licenziamento di 3.000 lavoratori se non viene interrotto uno sciopero a oltranza per un aumento salariale, che il sindacato radicale Amcu chiede sia triplo rispetto al salario attuale, che è pari a circa 400 euro al mese. La mobilitazione va avanti da una settimana e ci sono state già una decina di vittime.
Dopo la rottura delle trattative, un leader del'Amcu al megafono ha urlato: "Non ci muoviamo. Se necessario, siamo pronti a morire!".I minatori vivono in strutture adiacenti all'impianto, prive di acqua: "Siamo sfruttati, e né il governo né i sindacati ci sono venuti in aiuto: le società minerarie guadagnano grazie al nostro lavoro, e non ci pagano quasi nulla".
[tratto da www.controlacrisi.org]