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Proteste a Medan, IndonesiaMigliaia di indonesiani scesi in piazza per protestare contro tasse, tagli e privilegi ai politici, danno fuoco a edifici governativi, parlamenti regionali e stazioni di polizia.

Dal 28 agosto l'Indonesia è teatro di violenti scontri tra manifestanti e forze dell'ordine. Le tensioni accumulate in questi anni per le condizioni di miseria crescente hanno superato una prima soglia critica già a febbraio (#IndonesiaGelap), quando l'unione dei sindacati studenteschi ha manifestato nelle principali città del paese contro i tagli all'istruzione e per altre rivendicazioni. Le proteste sono continuate a marzo (#TolakRUUTNI) a causa della revisione di una legge sulle forze armate, che ha introdotto nuove disposizioni permettendo ai militari di ricoprire incarichi civili e di avviare attività imprenditoriali. La riforma ha riacceso vecchie paure legate ai poteri dell'esercito durante la dittatura di Suharto.

Proteste in Indonesia contro la legge OmnibusLa polizia della capitale aveva avvertito che non ci sarebbe stato alcun permesso di manifestazione perché l'emergenza Covid, che in Indonesia registra oltre 300mila casi e oltre 11mila vittime la maggior parte delle quali proprio a Giava, non consente assembramenti.

Ma la rabbia che da lunedì scorso infiamma la nazione insulare del Sudest asiatico dopo l'approvazione in parlamento della Legge Omnibus su lavoro e investimenti è esplosa tra martedì e mercoledì nella capitale, Covid o non Covid, come in altre aree del Paese.

Ma gli scontri anche violenti registrati in diverse città sono solo la punta di una protesta diffusa che non ha bisogno dei riflettori della guerriglia urbana per dimostrare quanto si sia ormai allargata in tutto l'arcipelago. Decine di migliaia di indonesiani hanno continuato infatti a manifestare anche ieri in tutto il Paese come ormai avviene dal giorno dopo l'approvazione della legge di riforma del mercato del lavoro.

indonesiaL'economia indonesiana è esplosa in seguito all'aumento dei prezzi delle principali derrate, ma anche il costo della vita sta crescendo e c'è la forte sensazione che il boom economico del paese non sia condiviso da tutti. La cosa sta scatenando un gran numero di scioperi in tutta l'Indonesia dalla fine del 2011, alcuni dei quali hanno portato ad aumenti salariali.

Jakarta
A novembre del 2011 uno sciopero programmato a Jakarta da parte di 85 mila lavoratori sindacalizzati è stato revocato solo dopo che il governo locale ha concesso un aumento di circa il 20% del minimo salariale.

Freeport
Più di 8000 lavoratori e 1600 contrattualizzati hanno scioperato all'interno della miniera di rame Freeport in Papua. Lo sciopero, della durata di tre mesi, da settembre a dicembre, è stato il più lungo nella storia dell'Indonesia e ha ridotto drasticamente della metà la produzione della miniera. Lo sciopero si è concluso quando i lavoratori hanno ottenuto un aumento salariale del 37%. I datori di lavoro di tutta l'Indonesia si dicevano preoccupati che questo accordo salariale potesse spronare altri lavoratori a insistere per aumenti di salario.