Le pessime condizioni di vita hanno spinto in piazza la "Generazione Z" nepalese, che dopo la repressione letale della polizia ha bruciato il Parlamento, la Corte Suprema e alcune case dei politici.
Il Nepal sta affrontando la più massiccia ondata di collera sociale degli ultimi decenni, guidata da una generazione di giovani esasperati dalla miseria crescente e dall'aumento della corruzione politica e del nepotismo.
Le proteste sono iniziate come opposizione alla censura dei social media, colpevoli di minare l'armonia sociale secondo le autorità, per trasformarsi in una vera e propria rivolta generale contro l'intera classe politica, culminata con le dimissioni del governo in carica.