Sono circa 450 i lavoratori del Co.na.te.co (consorzio napoletano terminal container) che dallo scorso lunedì 22 luglio hanno incrociato le braccia, paralizzando del tutto le attività del molo Bausan nel porto di Napoli.
Si tratta di uno sciopero nato in maniera del tutto spontanea e senza alcuna copertura sindacale: la ragione va ricercata nel mancato accordo con i vertici del consorzio per il rinnovo del contratto collettivo aziendale e nelle generali condizioni di lavoro, oltre che nell'abolizione dei ticket mensa fin dal primo luglio scorso (7 euro al giorno, per un totale di circa 200 euro in meno ogni mese su ogni busta paga).
Lavoratori scortati dalla polizia per entrare in fabbrica. E’ quanto è accaduto in queste ore davanti allo stabilimento di Pomigliano d’Arco dove Fiom e Slai Cobas hanno indetto un sit in di protesta contro il primo sabato di recupero. La polizia ha usato la mano dura nei confronti di sindacalisti e lavoratori. La tensione è salita quando un piccolo gruppo di manifestanti si è staccato dagli altri presenti nella zona e, preceduto da uno striscione con la scritta ''No al reparto confino di Nola'' si è diretto verso la strada per tentare di convincere i lavoratori a non entrare al lavoro. Le forze dell'ordine li hanno dapprima bloccati e poi caricati. Un manifestante è stato colto da malore, e portato via in ambulanza.
La cronaca del disastroso concerto del Primo Maggio a Città della Scienza organizzato dai sindacati, protagonisti di una rissa con lavoratori della FIAT Pomigliano, piccoli imprenditori, studenti, disoccupati e attivisti dei centri sociali. Il concerto è stato annullato definitivamente dopo alcune ore di interruzione.
"Il nuovo quarto stato... Per la prima volta precari napoletani e immigrati in piazza insieme contro la crisi e per il salario garantito: attese circa diecimila persone!"
Ma i disoccupati italiani non pensavano che "gli immigrati ci rubano il lavoro"!??
Invece a volte, per fortuna, succedono cose nuove. Ad esempio venerdi 19 aprile a Napoli.
Per la prima volta migliaia di migranti e rifugiati si mobiliteranno per lottare contro la crisi che li strangola come tanti altri lavoratori e precari di questo paese. E lo faranno insieme ai disoccupati e precari napoletani che hanno risposto positivamente all'appello!