Intervento di Michela Ruffa all'assemblea dei metalmeccanici del sindacatoaltracosa a Firenze.
Mi chiamo Michela Ruffa e vengo dalla Continental di Pisa, multinazionale tedesca di circa 1000 dipendenti. Alla Continental abbiamo ottenuto il 72.4% di NO, una delle percentuali più alte a livello nazionale, con una affluenza pari al 65%.
Stamani siamo stati all'assemblea chiamata dai lavoratori Iscot e dalle varie realtà dell'indotto Piaggio a Pontedera. Sulla vicenda dei lavoratori Iscot avevamo già scritto, ma in questi giorni ci sono stati dei gravi sviluppi che hanno trovato la ferma opposizione dei lavoratori di varie fabbriche.
I lavoratori interinali Iscot avevano ottenuto, dopo oltre dieci giorni di sciopero e presidio con tende fuori dallo stabilimento, un contratto a tempo indeterminato e la clausola di salvaguardia che li avrebbe protetti da eventuali cambi d'appalto tra Sole e Iscot, tenendoli legati al posto di lavoro.
Il nostro stabilimento produce attualmente all'80% per Fca (Fiat). Quando i pezzi escono dalle nostre linee di montaggio finiscono in contenitori diretti alla Sevel, a Melfi, a Pomigliano, Mirafiori. I semiassi che produciamo partono da Gkn dove lavoriamo su 15 turni, dove sabato e domenica sono ancora giorni liberi, con straordinari volontari maggiorati anche al 100%, dove le assunzioni sono schermate sia dal Jobs Act sia dalla Fornero, dove le rappresentanze sindacali non vengono elette in base al Testo Unico sulla Rappresentanza ma in base al proporzionale puro. Escono da linee produttive di assemblaggio dove abbiamo pause ergonomiche ogni 50 minuti e arrivano agli stabilimenti Fca, regno indiscusso del Jobs Act e del modello Marchionne, dell'Ergo Uas, dello stress, del tentativo di annullare il sindacato conflittuale e rivendicativo. In pratica convivono nello stesso identico segmento produttivo due modelli opposti e alternativi.
Dopo il licenziamento politico di Sandro, la DNA cooperativa in appalto per la Piaggio ha annunciato altri 16 licenziamenti e ne ha già effettuati 4. Immediata la risposta dei lavoratori che da venerdì sono in sciopero, attuando i blocchi ai cancelli.
Nell'intervista i lavoratori confermano che lo sciopero continuerà ad oltranza anche lunedì e la Rsu Piaggio, presente davanti ai cancelli, ha ribadito il proprio sostegno ai lavoratori in appalto dell'indotto.
Contro l'arroganza degli imprenditori e di Palumbo.
Sosteniamo i lavoratori ex Serlog licenziati.
Lunedì 11 gennaio dalle ore 17:30 presidio davanti alla sede della Confcommercio in via Serristori 15.
A seguito di un cambio di appalto all'interno della raffineria Eni, quasi un terzo dei lavoratori sono stati mandati a casa. Quelli rimasti sono stati assunti da una nuova ditta con un contratto nazionale diverso e peggiorativo (Multiservizi), applicando le nuove regole previste dal Jobs Act (ma alcuni sono stati assunti addirittura a tempo determinato) e con uno stipendio ridotto di 300 euro netti mensili.
Difendere il contratto, conquistare diritti e salario
Metalmeccanici, chimici, Distribuzione Cooperativa: contratti diversi ma un unico disegno.
Sono i punti-guida dettati da Squinzi (Presidente di Confindustria) sui rinnovi contrattuali: rinnovi salariali inesistenti, attacco al diritto di riposo e alla malattia, potenziamento dei contratti aziendali per scardinare il contratto nazionale, welfare aziendale e in particolare sanità integrativa privata per finire di demolire ciò che resta dello stato sociale. Se il sindacato non dovesse accettare tali condizioni, Confindustria chiede al Governo Renzi di procedere a demolire il contratto nazionale per legge introducendo il salario minimo.
COMUNICATO SULLA VERTENZA ELIA.
Al di là dei toni trionfalistici della stampa locale, l'epilogo (forse temporaneo) della vertenza Elia merita sicuramente una riflessione da parte di tutti i lavoratori Livornesi. Prima di tutto vorremmo comunque rendere merito agli operai Elia per aver sostenuto, di questi tempi, 8 giorni di sciopero consecutivi. Un record per la nostra città.
A nostro avviso il vero dato da considerare, però, è il seguente: i lavoratori scesero in sciopero per contrastare la richiesta della nuova ditta Bertani, di esternalizzare le lavorazioni utilizzando delle cooperative. Alla fine della vertenza lo stesso Bertani ottiene proprio questo risultato. Al di là di qualsiasi interpretazione.
Alcune osservazioni sulle assemblee svoltesi nelle due sedi della Continental con ordine del giorno "Aggiornamenti sulla situazione occupazionale (CIGO)":
1) Degna di nota è la partecipazione a tutte le assemblee, anche a quelle dei turni notturni, dell'ex coordinatore RSU e futuro Segretario provinciale, attualmente in aspettativa sindacale. La sua costante presenza denota senza ombra di dubbio una grossa difficoltà ad abbandonare il ruolo avuto finora e rende evidente la sua scarsa fiducia sulle "capacità gestionali" della squadra di delegati lasciati in azienda.
Stamattina (martedì ndr), come Coordinamento, siamo stati a sostenere la vertenza dei lavoratori della ex Elia, una ditta di movimentazione e stoccaggio automobili presente a Livorno da molti anni. Dopo alcuni passaggi di proprietà, giudicati al limite della legalità, l'azienda è stata acquistata recentemente dalla Bertani, altro operatore del settore. Il suddetto ha presentato il suo nuovo piano industriale che prevede l'esternalizzazione della maggior parte delle lavorazioni. Una ristrutturazione che non trova giustificazione in un calo di lavoro (visto che giornalmente oltre ai dipendenti vengono chiamati a lavoro anche circa 20 esterni di una cooperativa) ma è un'azione puramente economica, nel tentativo di togliersi il costo fisso di un cospicuo numero di dipendenti.
Presidio di solidarietà con i lavoratori della fabbrica Sole spa di Pontedera che da tempo si vedono negato il diritto di eleggere la propria RSU.
Avere dei rappresentanti dei lavoratori è il primo passo per intraprendere una strada di rivendicazioni che possano migliorare le condizioni sui posti di lavoro, purtroppo sempre più improntate all'aumento dei ritmi e allo sfruttamento della forza lavoro.