L'inaffondabile corazzata Amazon, che in questi giorni sta lavorando a pieno regime con un aumento dei profitti notevole cercando di conquistare ulteriori fette di mercato nel mondo del commercio quasi completamente chiuso al pubblico, inizia ad avere i primi problemi.
"Non siamo carne da macello."
E' con questo slogan che i driver modenesi, lavoratori di Sda, Gls, Tnt e Brt di Modena, così come sta accadendo in molte altre parti della penisola, hanno iniziato oggi l'astensione dal lavoro per rischio ogettivo legato al diffondersi dell'epidemia coronavirus.
Riportiamo, in questa occasione, una testimonianza che ci è pervenuta nei giorni scorsi da parte di un lavorare della logistica:
Bologna, 19 ott. – Quaranta ciclofattorini bolognesi che consegnano per la piattaforma Just Eat perderanno il lavoro mercoledì prossimo. La notizia è stata loro comunicata da Food Pony, l'intermediario tra loro e la multinazionale londinese delle consegne. I lavoratori hanno deciso di scioperare fino a domenica e ora chiedono al committente, e cioè a Just Eat, di essere tutti riassunti con le condizioni lavorative attuali. Cioè con contratti di collaborazione coordinata continuativa a paga oraria. All'orizzonte per loro ci sarebbero invece semplici contratti occasionali, dove la paga è a cottimo puro. Più consegni più sei pagato. "Vogliamo un contratto vero", hanno detto ieri volantinando e informando la cittadinanza.
Già domenica 10 febbraio i rider di Deliveroo avevano scioperato a Bologna, incontrandosi fuori dal McDonald's di via Indipendenza e bloccando il servizio della piattaforma di food delivery. Tra le richieste dei precari in lotta, un salario su base oraria in riferimento al 5° livello della logistica integrato da un compenso di 5 euro a consegna, contributi pensionistici e assicurazione Inps e Inail contro infortuni e malattie a carico dell'azienda, l'abolizione del sistema di ranking a favore di un monte orario garantito, il chiarimento e la trasparenza sull’utilizzo dei dati ricavati dall’algoritmo.
Dalle 19 alle 21 di ieri i ciclo-fattorini bolognesi che consegnano pasti a domicilio tramite le piattaforme digitali hanno provato bloccare la maggior parte degli incarichi e hanno partecipato a una "critical mass" per le strade del capoluogo emiliano. Lo sciopero è avvenuto in un altro giorno di neve. In condizioni simili si era svolta la prima giornata di astensione dal "gig-work" ("lavoretto"): era il 13 novembre 2017. Lo slogan è stato efficace: "Una pizza non vale il rischio".
Una protesta simile è stata realizzata nel "Black Friday", il venerdì americano delle spese pazze a prezzi scontati. Era il 28 novembre. In piazza fattorini di Just eat, Deliveroo e Sgnam, riuniti nel collettivo "Riders union Bologna".
Mobilitazione dei rider contro il cottimo e le intimidazioni padronali.
Ieri sera a Bologna una ventina di rider della piattaforma di food delivery Glovo hanno bloccato per due ore il servizio di consegna. Lo sciopero è stato deciso dai lavoratori in seguito all'introduzione del nuovo minimo orario, passato da 6 a 4€ all'ora, e di numerosi atteggiamenti intimidatori messi in atto dall'azienda.
"Abbiamo attraversato le vie della città di Bologna – scrivono i ciclofattorini - non per consegnare gli ordini come tutte le sere ma insieme, per scandire le nostre rivendicazioni. Facendo tappa nei McDonald's e nelle principali attività servite da Glovo e concludendo con uno speaker corner in Piazza Maggiore abbiamo raccontato la nostra condizione di lavoro e ricevuto tantissimi attestati di solidarietà da clienti e passanti.
La protesta. "Black Friday" di mobilitazione domani al centro spedizioni di Piacenza: "Paghe migliori e turni sostenibili". La multinazionale Usa non concede l'integrativo, ma replica: "Abbiamo i salari più alti di tutta la logistica". I sindacati hanno deciso il blocco nel giorno di picco delle vendite
Hanno deciso di bloccare Amazon nel giorno in cui le vendite raggiungono il picco annuale: il Black Friday degli sconti. Un venerdì, domani, che rischia di rivelarsi davvero "nero" per la multinazionale statunitense leader globale del commercio on line. I 4 mila addetti dell'enorme hub spedizioni di Castelsangiovanni nel piacentino – circa 70 mila metri quadrati, pari a 11 campi di calcio – hanno avuto il coraggio di alzare la testa e rivendicano migliori retribuzioni, turni più sostenibili e un contratto integrativo aziendale.
Oggi [13 novembre] a Bologna c'è stata una nevicata straordinaria che ha rapidamente ricoperto la città e reso le strade insicure e impraticabili.
Nonostante la circolazione impossibile, le maggiori società di food delivery hanno preteso di continuare a macinare profitti, ignorando del tutto i rischi per i propri fattorini.
Ma oggi s'è verificato un altro fatto straordinario: moltissimi e moltissime riders come noi si sono spontaneamente rifiutat@ di lavorare a queste condizioni, costringendo i "signori del cibo a domicilio" - su tutti JustEat, Deliveroo e Sgnam – a sospendere il servizio per l'intera giornata!
Rilanciamo l'appello di alcune Rsu e Rsa del trasporto merci e logistica. Mentre i profitti vanno alle stelle, ai lavoratori neanche le briciole… appello per l'unità dei lavoratori e per rivendicare salario e condizioni dignitose! Aderisci e partecipa all'assemblea a Bologna in via Gandusio, 6 – sabato prossimo 28 novembre
Trasporto merci e logistica: profitti alle stelle! Lavoratori, è il momento dell'offensiva!
Le grandi multinazionali ingrassano, le cooperative e le società terze vanno a ruota.
Per i lavoratori diretti e per quelli indiretti, la musica è sempre la stessa. I miglioramenti sono sempre lontani!
Il Contratto nazionale non rappresenta appieno le necessità dei lavoratori, peraltro negli ultimi anni molte sono state le concessioni e le deroghe.
Settimo giorno di lotta all'interporto di Bologna, uno dei più importanti hub della logistica d'Italia, dove i facchini della Mr. Job, cooperativa della logistica che offre le braccia dei suoi lavoratori (in gran parte donne) al gigante della distribuzione on-line Yoox, hanno bloccato l'ingresso dello stabilimento e dell'intero complesso per diverse ore. Alla loro lotta si sono uniti anche i lavoratori della Geodis, altra cooperativa appaltatrice della Yoox.
È questa solo una ulteriore tappa della lotta portata avanti alla Mr. Job dai lavoratori iscritti al S.I. Cobas insieme alle realtà cittadine di Bologna che in maniera generosa stanno sostenendo questa battaglia. Difficile per i lavoratori non reagire, così come per le tante persone solidali che stanno partecipando ai blocchi restare indifferenti, a fronte dell'ennesima azienda della logistica pronta ad usare qualsiasi metodo pur di ingigantire i loro profitti e impedire alle lavoratrici di ottenere i loro diritti.