Il Coordinamento dei Lavoratori di Genova espime la propria solidarietà agli operai della SDA di Roma aggrediti da una squadra di crumiri durante uno sciopero con picchetto la mattina del 19 maggio. La loro lotta è la nostra lotta.
Condanna il vergognoso comunicato con il quale la FILT Cgil Lazio ha giustificato gli aggressori, suoi iscritti, ed attaccato i lavoratori in sciopero.
Condanna il silenzio complice di tutte le strutture locali di categoria della CGIL sull'accaduto, nonché il silenzio della confederazione.
Fincantieri. A Riva Trigoso e Muggiano i lavoratori protestano unitariamente. Ma i sindacati sono divisi. Piattaforme e assemblee separate "Si preparano a firmare la consegna all’impresa".
Scioperi spontanei contro i microchip negli scarponi per controllare i lavoratori e la richiesta di oltre 100 ore di straordinario non retribuito. Nei tanti siti Fincantieri sparsi sulla penisola la tensione è al massimo. La trattativa per il rinnovo del contratto integrativo aziendale è vicina alla rottura. L'azienda guidata dall'inossidabile boiardo di Stato Giuseppe Bono — uno che per lunghezza di mandato confermato dai vari governi farebbe impallidire anche Ercole Incalza, è amministratore delegato del gruppo da 13 ben anni — continua a chiedere flessibilità esasperata, tagli salariali, esternalizzazioni delle attività di scafo per quanto riguarda Riva Triogoso e la separazione del comparto della meccanica dal resto del cantiere.
Volantino per lo sciopero porti del 6 marzo 2015
AL FIANCO DEI PORTUALI!
CONTRO PRIVATIZZAZIONI E SFRUTTAMENTO!
LA RESISTENZA DEVE ESSERE DI TUTTI I LAVORATORI!
La manovra del governo Renzi sugli scali marittimi ha come obiettivo la cancellazione di quelle parti della legge 84/94 che, pur avviando la liberalizzazione degli scali, consentivano comunque alla CULMV di Genova di mantenere un ruolo a tutela di tutti i lavoratori portuali. Quella legge avviava un periodo in cui i lavoratori pur cedendo su parecchi diritti mantenevano una struttura operaia importante che il governo ora vuole abbattere.
In solidarietà con i lavoratori umbri caricati dalla polizia
"Venerdì 31 ottobre i metalmeccanici genovesi scioperano in solidarietà con i lavoratori della ThyssenKrupp picchiati dalla polizia mentre manifestavano in difesa del loro posto di lavoro". Ne dà notizia il sindacato in una nota. "Ecco i nuovi metodi del Governo Renzi: libertà di licenziamento e, chi non è d'accordo e manifesta contro, manganellate. Più che il futuro ricorda il passato e gli anni '50 quando le cariche della polizia rispondevano agli scioperi. Dopo le chiacchiere alla Leopolda le manganellate ai metalmeccanici". I metalmeccanici di Genova "solidarizzano con gli operai della Thyssen e gli dicono di non mollare scioperando e manifestando venerdì 31 ottobre con appuntamento alle 9 in Piazza Massena a Cornigliano. Una sola classe, una sola lotta", conclude il comunicato.
I favorevoli alla firma dell'accordo con le amministrazioni locali e Amt da un lato, quelli contrari dall'altro. E' questa la modalità scelta dai sindacati per votare se proseguire o meno la mobilitazione dopo cinque giorni di sciopero del trasporto pubblico che ha paralizzato la città di Genova. Una modalità che ha fatto scoppiare la rabbia tra i tranvieri, che sono corsi all'assalto del palco (video di Repubblica).
Ancora una volta la montagna potrebbe partorire il topolino o forse subirà solo un aborto.
Già nei passati mesi, con la pubblicazione del nostro opuscolo "Il futuro che ci preparano" avevamo affrontato la questione dei tirocini e stage, alla luce dell’approvazione della Riforma del lavoro, targata governo Monti. Oggi, nel percorso di applicazione della Riforma, assistiamo all’apertura di una seconda fase.
Infatti, dopo le roboanti parole del Ministro Fornero scagliate contro gli stage non retribuiti, il 24 gennaio 2013 sono state approvate le linee guida in materia di stage e tirocini dalla Conferenza Stato-Regioni che, appunto, decreterebbero la fine dei tirocini gratuiti, fissando l’entità del rimborso spese!
23 dicembre 2010
Dopo un primo intervento, il 18 scorso in contemporanea con identiche manifestazioni in altre città del Coordinamento per la difesa dei Lavoratori delle Cooperative, la Billa ha dovuto udire nuovamente la sacrosanta protesta contro i licenziamenti e lo sfruttamento che indirettamente attua tramite le cooperative cui esternalizza, appalta, la propria attività.
Questa volta la manifestazione ha avuto anche l'appoggio del movimento degli studenti, espresso nella loro assemblea cittadina di via Balbi, facendo propria la proposta di Lanterna Rossa di ribadire la protesta alla Billa.
Venerdi' scorso, 10 dicembre, in concomitanza con una manifestazione studentesca, nel centro di Genova, è stato diffuso un volantino sia dal/nel corteo, che davanti e intorno alla Billa, un volantino in cui si contesta la Billa stessa per l'uso di appalti e sub appalti, violando (indirettamente?) ogni normativa contrattuale, normativa e salariale, a danno di lavoratori resi cosi' piu' deboli, quando non indifesi a causa della complicita' dei sindacati concertativi.
LICENZIARE TRE LAVORATORI PER SPAVENTARE TUTTI GLI ALTRI!
Che cosa succede nel porto dei record de La Spezia?
Per capirlo bisogna grattare la patina dorata dei dati di carico/scarico dei container, un +40 per cento nell’ultimo anno, comunicati “trionfalmente” a mezzo stampa dal presidente dell’autorità portuale Forcieri, con il compiacimento della stragrande maggioranza delle forze politiche e sindacali cittadine, come se il merito di questo “record” dipendesse dalle loro chiacchiere!
La realtà, che emerge sotto l’arida matematica delle cifre, è data dall’aumento smisurato dello sfruttamento dei lavoratori portuali; turni di lavoro massacranti, flessibilità estrema, diritti elementari come il riposo e la sicurezza calpestati regolarmente, una paga-base da fame!