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Bologna - Riprende il lavoro all'Interporto di Bologna dopo gli scioperi dei facchini della coop Logima e del consorzio Gli che stamani hanno bloccato i magazzini di Camst e Gsi.

Rimane lo stato di agitazione, che verrà revocato solo con la "completa regolarizzazione della situazione lavorativa e salariale" dei lavoratori. Non sono escluse, quindi, ulteriori iniziative di lotta e scioperi senza preavviso se non arriveranno le risposte "immediate" alle questioni poste da Si Cobas. Che avverte: "I responsabili aziendali non devono in nessun modo perseguire coloro che hanno scioperato o danneggiarli con ritorsioni, pena il blocco del lavoro". Secondo le stime del sindacato ai blocchi di stamani hanno partecipato piu' di 150 lavoratori, compresi quelli impiegati nei magazzini di Ikea, Geodis, Coop Granarolo, Fercam.

Dure le accuse a Logima. I responsabili della coop, sostengono i Cobas, "nei mesi precedenti hanno firmato accordi con i sindacati di base impegnandosi al rispetto del contratto nazionale con piena applicazione della retribuzione e della normativa prevista", ma "ad oggi però le buste paga sono ancora irregolari, vengono imposte ferie non maturate e quindi non retribuite, con taglio di salario e contributi previdenziali, ne è garantito il normale orario contrattuale di 39 ore settimanali, così come non vengono retribuite tutte le ore ordinarie e straordinarie".

Senza contare che, denuncia ancora il sindacato di base, "si lavora con indumenti inadatti a temperature basse, le norme di igiene non sono rispettate, l'azienda non lava il vestiario, si applica un premio di produzione che privilegia la quantità in spregio alla qualità del lavoro con pericolo di danno fisico e incidenti".

Per sabato prossimo è previsto un corteo dei facchini in centro a Bologna con concentramento dalle 15 in piazza Maggiore.

[tratto da www.ilrestodelcarlino.it]