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Occupy OaklandLotte in corso. AMERICHE

E' iniziato lunedì scorso lo sciopero ad oltranza dei camionisti portuali della California. I 120 lavoratori scesi in sciopero protestano contro la trasformazione da dipendenti a lavoratori autonomi decisa dalle grandi aziende del settore, che sperano così di risparmiare sul costo del lavoro evitando di pagare le tutele legate a malattia, infortunio, ecc. I numeri per ora non sono significativi, ma si tratta di un evento di portata nazionale perchè quanto rivendicato dagli operai della logistica riguarda tutti i lavoratori americani (e non solo).

La cassa di resistenza, aperta martedì dal Teamsters – il sindacato che coordina la lotta - ha raccolto in poche ore 50,000$, con donazioni provenienti da tutto il paese. La sciopero ha inoltre ricevuto il sostegno dei lavoratori organizzati di WalMart, di #FightFor15 e di tutta la rete nazionale di solidarità sviluppatasi col movimento per il living wage.

sciopero metro san paoloScontri a San Paolo fra la polizia e i manifestanti che sostenevano lo sciopero dei lavoratori della metropolitana a tre giorni dall'inizio dei Campionati del Mondo. Un centinaio di persone hanno dato fuoco ad alcuni sacchi dell'immondizia per bloccare una delle vie principali della città, provocando la reazione degli agenti che hanno utilizzato granate stordenti e lacrimogeni per disperderli. La polizia ha reso noto di aver effettuato 13 arresti.

Il tema del salario sta diventando materia incandescente negli Stati Uniti.

Continuano gli scioperi dei dipendenti della catena Walmart che chiedono l'aumento della paga, orari più decenti e la fine delle rappresaglie contro chi sciopera. Sotto la bandiera "Walmart Moms" le madri impiegate nella grande azienda hanno lanciato scioperi e sit-in in 20 città degli Stati Uniti, da Chicago a Pittsburgh a Miami.

A sconvolgere la tranquillità della multinazionale è intervenuta la crisi economica. Perché se fino al 2008 le donne di Walmart potevano contare sullo stipendio dei mariti, oggi molti di questi sono stati licenziati oppure guadagnano quanto le mogli. Nel novembre del 2012 centinaia di dipendenti del gruppo hanno incrociato le braccia nella giornata del Black Friday, il venerdì successivo alla festa del Ringraziamento in cui si registrano le maggiori vendite dell'anno. 60 di loro sono stati licenziati.

sciopero metro san paoloManca una settimana all'apertura dei Mondiali in Brasile (la Coppa del Mondo prenderà il via il 12 giugno con Brasile-Croazia) e i lavoratori della metropolitana di San Paolo hanno iniziato uno sciopero a oltranza dopo che è saltato il tavolo delle trattative. Il sindacato dei 10.000 dipendenti della metro chiede un aumento del salario del 16,5%.

Sono circa 4,5 milioni i passeggeri che ogni giorno usano la metropolitana della megalopoli brasiliana, che conta circa 20 milioni di abitanti. Ieri sera a manifestare per le strade di San Paolo, bloccando le vie principali, sono stati 400 agenti della polizia militare da una parte e dall'altra 4000 militanti del movimento lavoratori senza tetto.

Oggi il Movimento dei lavoratori senzatetto (Mtst) ha organizzato un corteo per le vie di San Paolo, città che fra tre settimane ospiterà la gara inaugurale (tra Brasile e Croazia) dei Mondiali 2014, al grido: "Coppa senza popolo siamo per le strade di nuovo". La manifestazione è contro gli investimenti effettuati per il grande evento e le politiche speculative del governo sugli immobili. Secondo la locale polizia militare, vi partecipano almeno cinquemila persone. La concomitanza della manifestazione con lo sciopero nel settore dei trasporti ha paralizzato il traffico cittadino per diverse ore. Cortei a favore del diritto alla casa si sono svolti anche a Belo Horizonte, un'altra delle 12 città sede del torneo iridato tra cui Rio de Janeiro, dove è invece giunto al secondo giorno consecutivo lo sciopero della polizia civile e al decimo quello dei professori delle scuole statali e municipali.

Dopo il riuscito #FastFoodGlobal del 15 maggio, la coalizione #FightFor15 si è presentata mercoledì al meeting annuale degli azionisti di McDonald's a Oak Brook, in Illinois, per rivendicare la libertà di organizzarsi sindacalmente nei luoghi di lavoro e un salario minimo di 15 dollari l'ora (l'attuale salario è di circa 9 dollari l'ora!). Gli impiegati dei fast food, nonostante i profitti delle società, sono la categoria peggio retribuita. Un recente studio ha scoperto che ci vorrebbero quattro mesi di lavoro di un dipendente di McDonald's per eguagliare quello che l'amministratore delegato guadagna in un'ora: 9.247 dollari.

Secondo gli organizzatori almeno 130 persone sono state arrestate durante il contro-meeting, tra cui alcuni sindacalisti di SEIU. La polizia è intervenuta in assetto antisommossa e ha intimato ai circa 2000 dimostranti di disperdersi. A questo punto in molti hanno volontariamente superato gli sbarramenti e sono stati arrestati. Gli arresti non fermano però la rabbia dei lavoratori che oggi si sono dati appuntamento per altre manifestazioni fuori dal quartiere generale di Oak Brook. Avanti compagni: we are the 99%!

Manifestazioni di protesta e scioperi in molte delle principali citta' del Brasile a soli 28 giorni dal calcio d'inizio dei Mondiali, che potrebbero trasformarsi in caos se all'astensione aderiranno anche gli agenti della polizia federale, dopo gli insegnanti e altre categorie di lavoratori pubblici.

Circa 10 mila persone sono scese in strada a Belo Horizonte, Brasilia, Manaus, Porto Alegre, Rio e San Paolo, dove alcune migliaia di manifestanti del Movimento dei lavoratori senza casa hanno dato fuoco ai copertoni inscenando un corteo verso il Corinthians Arena, lo stadio che il 12 giugno ospitera' la partita d'esordio fra Brasile e Croazia. I dimostranti hanno anche infranto i vetri delle macchine di un rivenditore di auto sponsor ufficiale della FIFA. La polizia ha usato i gas lacrimogeni per disperderli e ha proceduto a una ventina di arresti.

garisConcesso un aumento del 37% del salario.

Gli spazzini di Rio de Janeiro hanno deciso nel fine settimana di interrompere lo sciopero indetto dal primo giorno del mese per rivendicare l'aumento dei loro salari. E la città che ospiterà la finale dei prossimi Mondiali di calcio (12 giugno-13 luglio), oltre alle Olimpiadi del 2016, è tornata a respirare: in soli due giorni,una task-force composta da tremila uomini ha raccolto oltre 18mila tonnellate di immondizia, ha reso noto il Comune locale. Ma la protesta si è interrotta perché il sindaco della megalopoli Eduardo Paes ha dovuto cedere e concedere un aumento del 37% nelle buste paga.

strikeNEW YORK — "We can't survive", non possiamo sopravvivere con 7 dollari 25. Jamal tiene in mano il suo cartello rosso, lo mostra orgoglioso alle telecamere, ai fotografi. Usa la frase che ha scritto come un intercalare: "Così non posso sopravvivere". Cappello di lana verde sulla testa, felpa blu, è uno delle centinaia di manifestanti che si sono dati appuntamento qui a Fulton Street per chiedere l'aumento del salario minimo. Lo sciopero va in scena in oltre centro città: da Washington a Chicago, da Boston a Philadelphia migliaia di manifestanti ripetono gli stessi slogan. A New York i cortei iniziano all'alba, a Midtown, dove viene occupato per qualche minuto il McDonald's di Times Square e vanno avanti sino alla sera. Questo di Brooklyn è uno dei più numerosi, le vetrine sotto pacifico assedio sono quelle di Wendy's, un'altra delle catene incriminate.

black 2013Strade bloccate dai picchetti, decine di arresti, centinaia di magazzini assediati dai manifestanti, così è iniziato negli Usa il Black Friday 2013.

Il giorno dello shopping consumistico per eccellenza, si è trasformato in una protesta generalizzata su tutto il territorio nazionale contro il colosso Walmart. Da Los Angeles in California, a Wasilla in Alaska, passando per Secaucus, Dallas, Chicago, Seattle, San Leandro e Sacramento, lo sciopero, organizzato da mesi, ha colpito duramente la più grande catena della distribuzione del mondo.