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Giornata difficile quella di ieri per la polizia di Bruxelles: auto rovesciate, cassonetti incendiati, lanci di pietre e barricate. Le forze dell'ordine hanno risposto con  cariche,  lanci di lacrimogeni e cannoni ad acqua alla collera operaia.

Sono state almeno 100.000 le persone scese in piazza ieri nella capitale del Belgio per contestare le misure di austerità adottate dal governo di Charles Michel. Gli scontri sono cominciati verso le 14 davanti alla stazione centrale e sono proseguiti per tutta la giornata.

Quasi paralizzati i trasporti pubblici, proprio nel giorno della riunione dei Ministri delle Finanze dell'eurozona.

La manifestazione di giovedì è stata la prima della serie di iniziative messa in piedi dai sindacati belgi contro i provvedimenti governativi in materia di welfare e lavoro (tagli ai salari e alla spesa pubblica, aumento dell'età pensionabile,  ecc.). Seguiranno infatti nelle prossime settimane scioperi in diverse province del Paese, per arrivare, il 15 dicembre prossimo, allo sciopero generale.