I sindacati spagnoli Ccoo e Ugt hanno definito un "successo totale" lo sciopero di 48 ore iniziato oggi dai lavoratori del centro Amazon di San Fernando de Henares, alla periferia di Madrid, che avrebbe registrato un'adesione del 98%. Il magazzino di oltre 75.000 metri quadrati è il primo che Amazon ha aperto in Spagna e impiega un migliaio di dipendenti "fissi" più svariate centinaia di assunti tramite società di lavoro temporaneo. Si tratta della prima mobilitazione dei lavoratori spagnoli della multinazionale, i quali chiedono miglioramenti nelle condizioni di lavoro (il volume delle attività è troppo alto) e aumenti salariali.
Da dicembre scorso sono in corso trattative tra i sindacati e Amazon per il rinnovo del contratto che è scaduto nel 2016. Gli operai denunciano che la società intende eliminare la clausola di garanzia sull'aumento degli stipendi, ridurre i posti di lavoro e creare una scala salariale differenziata oltre a un blocco dei salari.
In seguito alla riuscita dello sciopero, la società ha annunciato che "tutti i dipendenti" di San Fernando riceveranno un aumento di stipendio compreso tra l'1,6% e il 5,6%, a seconda della loro categoria, a partire dal 1° aprile.
I sindacati spagnoli sostengono che è possibile che l'azienda abbia smistato le attività del centro di San Fernando verso altri hub in Europa, come ha fatto con gli scioperi in Italia e in Germania durante il "Black Friday" del 2017. Tuttavia, questa operazione di smistamento comporta un aumento dei costi per l'azienda derivanti sia dalle consegne su grandi distanze, sia dal ritardo nella consegna degli ordini agli utenti "premium", che pagano per avere gli acquisti in poche ore. È sempre più chiaro che per piegare il gigante dell'e-commerce, paradigma del capitalismo delle piattaforme, serve un coordinamento di lotta europeo e magari internazionale. Sono quindi da valutare positivamente i messaggi di solidarietà arrivati dai sindacati di altri paesi, la presenza di una delegazione di lavoratori Amazon del sindacato tedesco Ver.di, e la campagna di sostegno via social network lanciata con l'hashtag #HuelgaAmazon. ¡Vuestra lucha es nuestra lucha!